La sindrome fibromialgica è una malattia sistemica di natura infiammatoria che interessa l’intero sistema muscolare, caratterizzata dalla presenza di dolore diffuso, associato a rigidità, astenia, disturbi del sonno e dell’umore, affaticamento cronico. Rientra tra le malattie reumatiche non articolari e colpisce in prevalenza le donne. Interessando il sistema locomotore, chi ne soffre tende ad evitare ogni esercizio e ad avere uno stile di vita piuttosto sedentario per il timore di peggiorare la sintomatologia dolorosa e questo non solo riduce notevolmente la performance fisica ma crea anche importanti ripercussioni psicologiche ed emotive. Tuttavia, diverse ricerche testimoniano che la pratica di attività fisica, purché moderata ed eseguita correttamente, non solo non aggrava i sintomi ma può addirittura aumentare la soglia del dolore e migliorare notevolmente il benessere psicofisico e la qualità della vita di chi ne è affetto. Al contrario l’inattività crea a lungo andare limitazioni funzionali, facilitando l’instaurarsi di una condizione invalidante. Questo spiega perché la ginnastica sembra sortire più effetti della terapia farmacologica. Quindi l’attività fisica è uno dei cardini di intervento; tuttavia è importante determinarne tipo, intensità, durata e frequenza. L’attività intensa è sicuramente controindicata dal momento in cui può aggravare i sintomi della malattia, pertanto sono da prediligere attività moderate, progettate appositamente e che prevedano una progressione graduale.
Diverse sono le ragioni per cui il metodo Pilates può essere considerata l’attività di prima scelta se si è affetti da fibromialgia:
-Il Pilates è un programma di basso impatto, completamente personalizzabile, che migliora forza, stabilità, flessibilità ed equilibrio;
-Migliora la postura ed insegna a muoversi in modo armonico ed ergonomico, riducendo notevolmente il rischio di infortuni;
-E’ un’attività funzionale, ossia capace di migliorare i gesti della quotidianità;
-Insegna a respirare correttamente. Una migliore respirazione comporta una maggiore ossigenazione del sangue e un aumento della circolazione in tutte le regioni corporee e ciò si traduce nella riduzione del senso di affaticamento e di spossatezza;
-L’utilizzo della respirazione durante gli esercizi aumenta il rilassamento muscolare attenuando la rigidità;
-Prevede poche ripetizioni per ciascun esercizio. In questo modo si limita al minimo l’affaticamento muscolare;
– Aiuta i soggetti a riappropriarsi del proprio corpo. Una caratteristica tipica di chi è affetto da fibromialgia è la tendenza a dissociarsi dal proprio corpo. Il pilates ponendo l’enfasi sulla connessione mente-corpo, ci aiuta a conoscerci meglio nella nostra totalità, rendendoci più consapevoli e rafforzando la nostra autostima;
-Le lezioni si svolgono in un contesto molto tranquillo e familiare, che facilita il rilassamento psicofisico e permette al soggetto di sentirsi da subito a proprio agio;
Per concludere, il Pilates può essere una strategia vincente per attenuare i sintomi della malattia; tuttavia è molto importante affidarsi a centri specializzati e assicurarsi di essere seguito da personale competente. Da prediligere, infine, un lavoro individuale che garantisca un continuo monitoraggio dei movimenti eseguiti.
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