Il mal di schiena è il male del secolo! Colpendo almeno l’80% della popolazione costituisce la patologia più diffusa nei paesi industrializzati e rappresenta la prima causa che porta a ricorrere al medico prima dei 45 anni e al secondo posto negli anni successivi, oltre che uno dei primi motivi di assenza dal lavoro. Una patologia tanto benigna quanto invalidante. Farmaci antalgici e antinfiammatori così come la fisioterapia sono in grado di dare un sollievo immediato ma temporaneo non essendo in grado di impedire il ripetersi degli episodi dolorosi dal momento in cui agiscono sul sintomo (dolore e infiammazione) e non sulla causa (componente meccanica) che li genera. Per combattere il mal di schiena e prevenirne la cronicizzazione, pertanto, non occorre soltanto curare il sintomo, ma è necessario scoprirne la causa e rimuoverla. Le cause alla base del mal di schiena sono molteplici così come le caratteristiche del dolore; in tutti i casi i disturbi della statica, la postura scorretta e lo scarso trofismo della muscolatura profonda rappresentano fattori predisponenti. Gli esercizi di Pilates, purché effettuati sotto controllo e con la massima precisione, possono essere un vero toccasana per chi ne soffre e possono essere eseguiti da tutti senza distinzioni di sesso, età e salute, dal momento in cui sono del tutto personalizzabili ed adattabili. Rappresentano un vero e proprio metodo di rieducazione della postura e agiscono sul rachide in un duplice modo: da una parte rafforzano la muscolatura profonda che circonda e sorregge la colonna vertebrale, contenendola e sostenendola; dall’altra ne garantiscono la mobilità. Una colonna vertebrale sana, infatti, deve essere solida e flessibile al tempo stesso. Due frasi famose pronunciate dall’inventore del metodo, J.H.Pilates, rappresentano il nocciolo della questione: “L‘unica vera guida per la tua vera età non è data dagli anni come penseresti o da quelli che sono realmente, ma è indicata dal grado di flessibilità naturale e normale di cui gode la spina dorsale per tutta la vita” e “Se la tua colonna vertebrale è rigida a 30 anni, tu sei vecchio; ma se è flessibile a 60, tu sei giovane”
Luglio 18, 2016
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