Il respiro è il primo gesto della nostra vita, ed è anche l’ultimo. E’ quell’atto che ci accompagna costantemente e scandisce ogni nostro attimo, che ci fa riconoscere ansiosi, emozionati o profondamente calmi. Ognuno di noi inspira ed espira 15-20 volte al minuto, 21.000-28.000 volte in un giorno, da 7,5 a 10 milioni di volte in un anno e oltre mezzo miliardo di volte nella vita. Ogni giorno inspiriamo ed espiriamo ben 15000 litri di aria. Sembra scontato che si sappia respirare correttamente, eppure senza rendercene conto, spesso respiriamo al limite della sopravvivenza. La maggior parte di noi, infatti, utilizza soltanto un terzo delle reali capacità respiratorie a disposizione, causa l’ansia, la tensione eccessiva e le cattive abitudini respiratorie. Attraverso la respirazione apportiamo ossigeno al nostro corpo ed espelliamo le sostanze tossiche prodotte dal metabolismo cellulare. Una respirazione corretta, pertanto, favorisce la circolazione sanguigna e da luogo ad un processo di disintossicazione dalle tossine. J.H.Pilates diceva: “come un forte temporale rinfresca l’acqua di un torrente lento o stagnante mettendolo subito in movimento, così il metodo pilates purifica il flusso sanguigno”. Se respirassimo meglio saremmo più sani, più forti ed anche più sereni. Imparare a respirare bene vuol dire innanzi tutto prendere consapevolezza delle parti corporee coinvolte nella respirazione (sterno, coste, scapole, muscoli respiratori..). Possiamo distinguere 3 tipi di respirazione:
- Toracica alta o sterno-costale. Essa va ad aumentare la parte più alta del volume toracico, il diametro antero-posteriore della gabbia toracica. È quella che utilizziamo nelle attività sedentarie: è una respirazione veloce e poco profonda che invia aria soltanto nella parte alta dei polmoni;
- Toracica media, che consente di immettere una quantità leggermente superiore di aria rispetto alla precedente, perché qui entra in gioco anche la parte mediana dei polmoni; essa va ad aumentare il diametro laterale della gabbia toracica.
- Bassa o addominale, in cui i polmoni sono coinvolti in modo più esteso; questo tipo di respirazione aumenta il diametro verticale della gabbia toracica.Utilizzare soltanto una di queste respirazioni comporta una respirazione parziale, deficitaria che spesso porta al ricorso della respirazione accessoria, nociva, perché crea tensioni sul tratto cervicale. Per un respiro ottimale dobbiamo utilizzarle tutte e tre. Allora, come possiamo migliorare la capacità respiratoria? Il metodo Pilates, partendo dall’osservazione del nostro stile personale di respirare, ci porterà alla conoscenza del respiro per migliorarlo attraverso semplici esercizi, e ci insegna una tecnica di respirazione che sarà efficace non solo mentre si svolgono questi ultimi, ma soprattutto perché porta benefici nella vita quotidiana. Questo perché:- permette l’acquisizione di una consapevolezza corporea e la presa di coscienza dei meccanismi che regolano il corretto funzionamento della respirazione;- decontrae la muscolatura accessoria;
– corregge i difetti posturali che possono limitarla;
– allena i muscoli respiratori.
“Il movimento facilita la respirazione, la respirazione facilita il movimento”. J.H.Pilates
Una corretta respirazione permette di accrescere il proprio potenziale psico-fisico, ma può essere utilizzata anche a scopo terapeutico.
“L’aria pura è il primo alimento e il primo medicamento” – Ippocrate
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