L’incontinenza urinaria è un quadro altamente invalidante che condiziona negativamente tutti gli aspetti della vita di chi ne soffre, dando origine a problemi psicologici, relazionali, fisici e sessuali. Il problema colpisce in prevalenza le donne, causa l’anatomia dell’apparato uro-genitale femminile che predispone a problemi di tenuta, ma non risparmia neppure gli uomini, soprattutto dopo interventi di prostatectomia. La causa è da ricercarsi nell’atrofia del pavimento pelvico, un’insieme di muscoli e di legamenti che delimita un’area romboidale che si estende dal pube al coccige, chiudendo in basso la cavità addominopelvica, circondando, contenendo e proteggendo gli organi pelvici. La forma più frequente di incontinenza urinaria è quella da sforzo, che si manifesta quando la pressione all’interno della cavità addominale cresce andando a comprimere la vescica, come durante uno sforzo fisico o semplicemente quando si ride, si tossisce e si starnutisce. Meno frequente quella da urgenza, provocata da contrazioni involontarie della vescica, e quella da rigurgito, causata dall’incapacità della vescica di svuotarsi in modo sufficiente rimanendo troppo piena e facendo traboccare l’urina. Nonostante rappresenti un problema di vastissima portata, che compromette seriamente la qualità della vita, solo una minoranza di coloro che ne soffrono è disposta ad affrontare l’argomento. Spesso, infatti, la malattia viene vissuta con vergogna, imbarazzo e rassegnazione. Eppure se trattata in modo adeguato, può essere superata efficacemente. Esistono diversi trattamenti; tra tutti la riabilitazione del pavimento pelvico, conosciuta anche come chinesiterapia pelvi perineale rappresenta la prima scelta terapeutica in quanto non invasiva, indolore e priva di effetti collaterali. Solo nei casi in cui questi muscoli non possono essere contratti volontariamente in modo adeguato si ricorre a tecniche passive quali l‘ettrostimolazione e il biofeedback e nei casi più gravi alla terapia chirurgica. La riabilitazione perineale si articola in 4 step:
- Informazione
- Presa di coscienza della muscolatura profonda
- Esercizi di respirazione diaframmatica, la quale crea un massaggio a livello pelvico, inducendone il movimento
- Rinforzo muscolare attraverso gli “esercizi di Kegel”, il ginecoloco americano che li inventò
Gli esercizi di Kegel vanno effettuati a vescica vuota e si basano sulla contrazione e il successivo rilassamento dei muscoli pelvici. Questi esercizi risultano assai utili anche nella prevenzione del prolasso degli organi pelvici e trovano applicazione nella ginnastica gestazionale, dal momento in cui il pavimento pelvico durante la gravidanza sostiene il peso dell’utero e affronta il compito molto intenso del parto.
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